Di Marco Alvisi, Direttore Generale CETMA
AMBIENTE
Il progetto RE4 si fonda sui concetti di economia circolare per l’edilizia sostenibile ed è stato incluso dalla Commissione Europea tra i casi di successo dell’ultimo programma di ricerca europeo Horizon 2020.
Il progetto è focalizzato sia sugli aspetti del riciclo sia su quelli del riuso di componenti ed elementi edilizi in calcestruzzo e legno a fine vita, per reintrodurli nel ciclo produttivo. Da qui l’obiettivo di sviluppare un nuovo concetto di edificio prefabbricato ed energeticamente efficiente, facilmente assemblabile e disassemblabile, realizzato per il 65% con materie prime seconde (cioè appunto di riuso). Le soluzioni sviluppate sono state verificate industrialmente ed integrate e validate in 4 siti dimostratori in Europa e a Taiwan.
L’impatto positivo che queste soluzioni potranno avere sul mondo produttivo e sull’ambiente è rilevante: i nuovi materiali e componenti realizzati con materie prime seconde permettono una riduzione del 50% delle emissioni di CO2, dell’energia e delle risorse utilizzate. Inoltre, la loro produzione risulta essere del 20% meno costosa rispetto a materiali e componenti convenzionali.
Restando nell’ambito dell’economia circolare, assumono sempre maggior rilievo le attività legate all’utilizzo di fibra di carbonio da riciclo, in particolare nel settore trasporti ed aerospace. Sempre più numerosi, infatti, sono i produttori di componenti in composito che guardano con estremo interesse alle fibre di carbonio da riciclo come una valida alternativa economica ai tradizionali rinforzi finora utilizzati.
In collaborazione con Leonardo Aerostrutture, CETMA ha dimostrato come le fibre di carbonio da riciclo ottenute da pirolisi possano essere utilizzate per la produzione di telai di finestrini, con processi automatizzati e ridotto impatto ambientale.
Tra le molteplici attività legate all’ambiente c’è TAGs, un progetto europeo trasfrontaliero per l’agricoltura di precisione che punta al miglioramento della produttività delle imprese agricole grazie all’efficientamento dell’uso delle risorse in un’ottica di sostenibilità ambientale.
I risultati del progetto TAGs assumono particolare rilevanza se si considera che il settore agroalimentare risente di un utilizzo eccessivo delle risorse naturali, le quali non riusciranno a far fronte ad una domanda sempre crescente. Le nuove tecniche e tecnologie nell’ambito dell’agricoltura di precisione consentono una migliore resa, a fronte di un ridotto utilizzo di risorse.
L’attenzione di CETMA per le tematiche ambientali passa anche attraverso l’utilizzo e lo sviluppo di soluzioni digitali in realtà virtuale ed aumentata, in grado di consentire una fruizione immersiva del patrimonio ambientale e la ricostruzione di ambientazioni di epoche remote.
L’area marina pugliese protetta di Porto Cesareo è stata tra le prime in Italia a sperimentare la realtà virtuale per riprodurre e rendere fruibile il proprio patrimonio sommerso di grotte, relitti ed habitat naturali: attraverso il percorso virtuale ricostruito dal CETMA, è possibile oggi rivivere il viaggio incompiuto della nave delle colonne romane, che trasportava a Torre Chianca, incantevole luogo appartenente al feudo di Porto Cesareo, 5 colonne monolitiche greco-romane. Partita dal mare Egeo, direttamente dall’isola greca Eubea, la nave è naufragata poco prima di entrare in porto, abbandonando sul fondale il suo prezioso carico, tutt’oggi visibile ad 80 metri dalla costa ed a soli 5 metri di profondità.
Analogamente, per l’area marina protetta di Torre Guaceto, in provincia di Brindisi, CETMA ha realizzato un’applicazione di Virtual Reality per la fruizione di contenuti digitali 3D ed interattivi a 360°, ad alto impatto visivo, che valorizza e rende fruibile uno dei numerosi contesti archeologici presenti nella riserva marina: i resti del relitto dell’imbarcazione incagliata intorno al V-VI ed il carico presente al suo interno.
SALUTE
Nel settore della Salute, CETMA fornisce servizi a supporto delle imprese per la gestione di progetti complessi e per l’individuazione di strategie di gestione dell’innovazione nell’ambito medicale, impiegando le più avanzate tecnologie nella progettazione di dispositivi medici e nello sviluppo di soluzioni informatiche per i processi di gestione ed organizzazione sanitaria.
CETMA ha partecipato come partner a SOS, il progetto per l’implementazione di un mini-ospedale mobile realizzato con materiali avanzati ed eco-sostenibili. Si tratta di una soluzione innovativa e di impatto sociale e sanitario soprattutto in periodi critici come quelli vissuti durante la prima fase della pandemia da Covid, che ha causato il sovraffollamento delle strutture sanitarie.
Inserita tra i migliori progetti di design del 2020 dall’Associazione per il Disegno Industriale ADI, tale mini-struttura ospedaliera multifunzionale, intelligente e riconfigurabile, vanta caratteristiche di trasportabilità, facilità e rapidità di montaggio senza necessità di personale specializzato.
A questo si aggiungono dotazioni hitech per teleconsulti via satellite, anche con immagini TC intra-operatorie. I ricercatori del CETMA si sono occupati della messa a punto delle soluzioni per i pannelli sandwich ecosostenibili che compongono la struttura degli shelter destinati a configurare i mini-ospedali mobili.
Le attività del CETMA nel settore healthcare spaziano anche nella progettazione di dispositivi medici per la telemedicina, la robotica e la medicina di precisione, oltre che nella ricerca e nella progettazione di sistemi di simulazione di interventi chirurgici su modelli virtuali.
Da segnalare la collaborazione con una azienda trevigiana per la realizzazione di LegStation, un dispositivo di scansione dell’arto inferiore per il trattamento chirurgico e farmacologico di vene varicose e problemi di ritenzione. È una innovazione diagnostica che permette di integrare lo studio del sistema venoso degli arti inferiori con la rilevazione di dati finora non rilevabili in modo oggettivo. Tutto ciò rende la stazione diagnostica uno strumento universale nello studio del sistema venoso degli arti inferiori.
MANUTENZIONE PREVENTIVA, PREDITTIVA E PRESCRITTIVA: ECCO IL “SISTEMA CARETRON”
CARETRON è un progetto finanziato dal Ministero per lo Sviluppo Economico per l’Industria intelligente e sostenibile. Il progetto ha l’obiettivo principale di realizzare il sistema CMMS CARETRON, soluzione modulabile con il compito, nell’ambito delle strategie di manutenzione aziendale, di ridurre sensibilmente i tempi necessari per rilevare e misurare le condizioni di funzionamento dei macchinari ed i tempi di fermo impianto.
Tale CMMS (Computerized Maintenance Management System) è caratterizzato da aspetti innovativi, tra cui l’affidabilità e l’estensione dei tipi di guasti diagnosticabili e prognosticabili, l’indicazione fornita all’utente circa il componente specifico e le cause all’origine della criticità individuata sul macchinario.
All’interno del progetto è prevista la definizione di una metodologia di integrazione di dati (‘data fusion’) da sensori di tipologie diverse ma predefinite (vibrazionali, assorbimenti elettrici, tribologici, temperatura e/o termografici), per migliorare l’affidabilità ed estendere i tipi di criticità/guasti diagnosticabili e prognosticabili e le interfacce di comunicazione 5G per la predisposizione di un sistema ‘cloud based’ con applicazioni dedicate ai servizi di manutenzione, accessibili da remoto in real time.
Attraverso l’utilizzo di tecniche di Machine Learning si intendono integrare i dati sulle condizioni operative dei macchinari/impianti con i dati dei sensori di campo. Lo scopo è elaborare funzionalità di diagnosi e prognosi al fine di fornire indicazioni più affidabili e dettagliate sul tipo di criticità. Quindi implementare procedure di supporto decisionale per lo stesso utente, attraverso opportune tecniche di Artificial Intelligence in base agli output diagnostici e prognostici e tenendo conto di KPI, dati di valutazione definibili a priori dall’utente.
Non da ultimo il progetto intende definire e realizzare interfacce utente basate sull’utilizzo di tecnologie di Augmented Reality per consentire la fruizione interattiva del sistema sul campo.