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CETMA su Il Sole 24 Ore: Riciclo di schiume poliuretaniche – Nuova vita per imbottiture di materassi, mobili e pannelli isolanti

 

Le schiume poliuretaniche sono oggi largamente impiegate grazie alla loro versatilità prestazionale, le flessibili per lo più come imbottiture di mobili e materassi, le rigide con finalità di isolante termico nei settori industriale e civile. 

A fronte di un uso massivo e sempre crescente di schiume poliuretaniche, esiste una corrispondente generazione di rifiuti, provenienti sia dal post-consumo che da sfridi di lavorazione, dei quali solo il 29,7% è destinato al riciclo, il 39,5% a processi di recupero energetico e il 30,8% alla discarica, per la quale le basse velocità di decomposizione del poliuretano, unitamente a situazioni di inadeguata gestione delle discariche, possono generare condizioni di pericolo per l’inquinamento ambientale. 

Le normative Europea e nazionale hanno introdotto restrizioni alla discarica per tutte le tipologie di rifiuto potenzialmente idonee al riciclo o al recupero di energia a partire dal 2030; ha inoltre limitato la quota di rifiuti urbani da inviare in discarica al 10% entro il 2035 ed ha consentito ai paesi membri l’uso di misure per incoraggiare l’applicazione della gerarchia dei rifiuti, per la quale il fine vita dei prodotti deve essere gestito soprattutto in termini di misure di prevenzione, riuso e riciclo.

Diversi paesi Europei hanno già vietato lo smaltimento in discarica dei rifiuti solidi urbani. Inoltre, sia l’Unione Europea che l’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti (EPA) hanno emanato regolamenti mirati a vietare progressivamente l’uso di isocianati, precursori impiegati nella produzione dei poliuretani, classificati come cancerogeni e mutageni.    

Questo è il quadro nell’ambito del quale diventa impellente lo sviluppo di soluzioni efficaci ed economicamente sostenibili per il riciclo di schiume poliuretaniche.

Il CETMA di Brindisi (Ing. Antonella Tarzia, antonella.tarzia@cetma.it) e la Cormatex Srl di Prato (Ing. Luca Querci, l.querci@cormatex.it) hanno sviluppato un innovativo processo di riciclo meccanico per schiume poliuretaniche post-consumo e post-produzione. Le applicazioni per l’utilizzo degli scarti poliuretanici fino ad ora esplorate ricomprendono imbottiture per il bedding e il settore arredo, per le schiume flessibili, e pannelli isolanti per sistemi a cappotto termico per le rigide.

Il processo è in grado di proporre schiume da riciclo con caratteristiche prestazionali e di lavorabilità simili a quelle vergini, rispondendo al crescente orientamento del mercato verso una transizione green e alla richiesta di materiali performanti.

La logica proposta, assolutamente innovativa, è quella del riciclo a circuito chiuso: gli scarti saranno impiegati per la produzione dei medesimi prodotti da cui essi provengono, quindi caratterizzati da basse densità, variabili tra 25 e 35 Kg/m3, con contenutodi scarti tra l’80% e il 90% in peso. I nuovi prodotti saranno a loro volta riciclabili, con un processo analogo. L’innovazione contempla una linea di riciclo automatizzata con capacità produttive fino a 1000 Kg/h.

Il processo amplierà in maniera sostanziale l’utilizzo del materiale riciclato, abbattendo le attuali barriere alla penetrazione di mercati finora preclusi: le soluzioni attuali prevedono infatti una compattazione con corrispondente incremento della densità della schiuma, escludendo i mercati del bedding e dell’arredo, per i quali, per ragioni di confort, sono richieste densità per le schiume poliuretaniche che non superano i 60-70 kg/m3.